Underground Venice: nuovi dettagli
Vi presento oggi altre nuove immagini che svelano la Underground Venice e ne evidenziano nuovi tratti. Nel precedente post vi avevo mostrato come degli elementi industriali o tipici del paesaggio urbano di città metropolitane (come ad esempio una cabina telefonica) si possono avvistare anche nella nostra liquida città, dando vita a paesaggi a tratti surreali.
Per chi fosse stato distratto, il post con il quale ho introdotto il concetto di Underground Venice si trova a questo link: >>>Underground Venice.
L’importanza dell’etica della comunicazione
e della composizione visiva in un contesto urbano
Questi scatti ritraggono degli interventi di street style sulle facciate degli edifici o sulle mura di recinzione dei cantieri edili. Venezia, come sapete, è un museo a cielo aperto quindi andare ad intervenire su una qualsiasi superficie rischia di distruggere secoli di storia, tuttavia Venezia è una città con abitanti, visitatori, passanti, lavoratori … una città che ha una sua vita e quindi anche qui capita che qualcuno decida di lasciare il segno del suo passaggio.
Sarebbe bello comunque poter regolamentare la distribuzione delle affissioni autorizzate, valorizzando sia la grafica dei poster contemporanei sia preservando la bellezza preesistente. Istituire una sorta di etica della comunicazione, ed etica della composizione visiva, voi che dite?
Non è forse quasi poetico il drappo che nasconde le impalcature dei certi edifici come questo ritratto qui sotto? Con la sua leggerezza, precarietà e i segni di degrado, in questo specifico scorcio, lo rendono molto più armonico di un telo ben teso e iperdecorato.
Tutte le fotografie in questo post sono state realizzate da Maddalena Mometti.