Coco Chanel, l’artista che scriveva con il tessuto

chanel illustration by maddalenadesign
Illustrazione ispirata alla mostra Culture Chanel by maddalenadesign
 

Quando Coco ha scoperto il fascino di Venezia,
cosa è accaduto?


 

“Se apriste oggi una storia della nostra letteratura dovreste trovarvi il nome do un nuovo autore classico: Coco Chanel. Chanel non scrive con carta e inchiostro (salvo nel suo tempo libero) ma con tessuti, forme e colori; ciò non toglie che le si attribuiscano comunemente l’autorità e lo stile di uno scrittore del Gran Siècle, elegante come Racine, giansenista come Pascal (da lei citato), filosofo come La Rochefoucauld (che lei imita inventando le proprie massime), sensibile come Madame de Sèvigne…” Rolan Barthes.1967.”Il match Chanel-Courrèges”. in Marie-Claire. Settembre.

Stamattina sono andata ad incontrare Coco alla mostra Culture Chanel del Museo Ca’ Pesaro di Venezia. Sono rimasta davvero colpita dal circolo di artisti e letterati che facevano parte delle amicizie e degli amori della stilista. E il paragone tra i libri e gli abiti come strumento per dare vita a sogni e mondi immaginari mi ha fatto guardare alle creazione Chanel con occhi molto diversi. Gli abiti servivano all’artista per sfuggire al dolore che ha segnato gli anni della sua infanzia ed adolescenza e per costruirsi un futuro migliore.
La mostra stessa si legge come un libro. I documenti esposti sono infatti presentati senza didascalie, tutto il racconto è demandato all’audioguida e al suo piccolo schermo portatile (molto simile nelle forme e nelle proporzioni ad uno smart phone), che viene offerta all’ingresso del palazzo.
Volumi dei poeti che la stilista amava, brevi note scritte a penna, abiti e gioielli, si osservano in un’esperienza intima accompagnata dalla voce narrante che ci descrive il contesto degli oggetti, traduce per noi le grafie poco leggibili, ci mostra sul piccolo schermo portatile brevi video di sfilate o campagne pubblicitarie e brani musicali sviluppati per il teatro.
Gli ospiti che Coco accoglie a Ca’ Pesaro si muovono in silenzio attorno alle teche in vetro trasparente, ognuno immerso nei propri pensieri, solo al termine dell’ultima sala, di fronte
ai gioielli Chanel e alle creazioni di Karl Lagerfeld per la maison, non si può resistere al condividere le proprie impressioni.

La mostra fa parte di un ciclo di sette esposizioni dedicata all’artista. Il viaggio, iniziato nel 2007, passando per Mosca, Shanghai, Pechino, Canton, Parigi e Seul, nel 2016 raggiunge Venezia.
La città è un luogo caro a Coco, che la visitò per la prima volta nel 1920, per fuggire al dolore per la perdita del suo amato Arthur “Boy” Capel e dove scoprì la bellezza degli ori bizantini e delle architetture, che ispirarono le collezioni successive dei suoi gioielli. E così ho scoperto che un pezzetto di Venezia è confluito anche dentro l’immaginario Chanel, come una nuova occasione di rinascita, che molto più tardi verrà descritta molto bene nel video pubblicitario del profumo Chance.

I dettagli della mostra


 

Titolo : Culture Chanel
a cura di Jean-Louis Froment

Location: Fondazione Musei Civici di Venezia – Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’arte moderna
Apertura dall’17 settembre 2016 al 8 gennaio 2017

 

 



Una risposta a “Coco Chanel, l’artista che scriveva con il tessuto”

  1. 192.168.1.1 scrive:

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